I Commedianti del Cilindro
presentano
Non ti pago
di Eduardo De Filippo
Regia di Federico Mantova
saranno in scena
07 Gennaio 2012 ore 21:00 Alvito presso Teatro Comunale
08 Gennaio 2012 ore 17:30 Alvito presso Teatro Comunale
Ferdinando Quagliuolo (Federico Mantova) ha ereditato la gestione di un "banco lotto" dopo la morte del padre; è anche accanito giocatore in cerca di numeri vincenti, a dispetto della sua eccezionale sfortuna. Un suo impiegato, Mario Bertolini (Giuseppe Jackson), al contrario inanella vincite su vincite, suscitando una feroce invidia nel suo datore di lavoro. Mario Bertolini fa la corte a sua figlia Stella (Silvia Lucarelli), quasi a sua insaputa, con la complicità della madre Concetta (Cristina Angrisano).
Un giorno Mario Bertolini annuncia la clamorosa vincita di una quaterna del valore di 4 milioni. Per l'occasione rivela a Ferdinando Quagliuolo che i numeri li aveva ricevuti in sogno proprio dal defunto padre di lui, il quale va su tutte le furie: si impossessa del biglietto fortunato, rifiutando di corrispondergli la vincita, inoltre rivendica il diritto alla somma. La motivazione risiede nel fatto che Mario Bertolini era andato a vivere nell'appartamento dove Ferdinando Quagliuolo aveva vissuto da ragazzo, quindi lo spirito di suo padre si sarebbe rivolto a Mario Bertolini per sbaglio, volendo destinare la vincita a suo figlio.
Accecato dall'invidia, ma fermamente convinto delle sue idee, Ferdinando Quagliuolo si rivolge prima alla legge degli uomini con l'avvocato Strumillo (Luca Grecco), quindi alla legge di Dio(con il parroco Don Raffaele (Piergiorgio Sperduti), cercando invano alleati. Quindi tenta di estorcere a Mario Bertolini una dichiarazione con la quale rinunci a ogni diritto sulla vincita, avallando al tempo stesso la propria tesi "onirica". Fernando intende minacciarlo con una pistola che fa scaricare dal suo aiutante Aglietiello (Andrea Conti). Questi, tutt'altro che complice del folle disegno del suo padrino, ne informa Mario Bertolini, il quale dal canto suo ha già pronta una contromossa per incastrare Ferdinando Quagliuolo in presenza di testimoni. Messo alle strette per minaccia a mano armata, Ferdinando Quagliuolo si appella alla pistola scarica. Ma un colpo parte, seppure a vuoto, tra lo stupore generale per la tragedia sfiorata. Ferdinando Quagliuolo capisce di avere rischiato l'ergastolo: a un Mario Bertolini ancora sotto shock per avere rischiato la vita, rivolge una maledizione davanti al ritratto di suo padre, invocando ogni tipo di incidente e disgrazia qualora si decidesse a ritirare la somma vincente del biglietto che finalmente gli restituisce.
I cattivi auspici si verificano puntualmente e impediscono materialmente a Bertolini di ritirare la vincita. Bertolini è ormai malconcio nel fisico e nello spirito e beffardamente licenziato per le continue assenze per malattia: si arrende a Ferdinando Quagliuolo e gli dà ragione a pieno titolo. Per Ferinando Quagliuolo è il suo personale trionfo, e adesso può anche concedere a Mario Bertolini la mano di sua figlia, che porta in dote i 4 milioni della quaterna. Inoltre rivela che questa reticenza nei suoi confronti, per non essere stato informato apertamente dell'interesse di Mario Bertolini verso sua figlia, potrebbe essere stata la vera origine del suo ostracismo.